Isola di Ventotene
L'Isola di Ventotene lambita dalle acque del Mar Tirreno è parte dell'arcipelago delle Isole Ponziane comunemente note come Isole Pontine, ed ha origini vulcaniche che risalgono a circa 1.700.000 anni fa.
Frequentata sin dai tempi antichi, Ventotene custodice gelosamente le vestigia del suo passato, con particolare rigurdo ai reperti archeologici dell'epoca romana, come Villa Giulia, le Cisterne romane, l'Acquedotto romano, la Peschiera romana, ed altresì al patrimonio naturalistico tutelato come Riserva Naturale Statale ed Area Marina Protetta.
I suoi fondali marini sono esplorati ogni anno da curiosi appassionati di subacquea, e le sue spiagge da coloro che desiderano trascorrere una vacanza all'insegna del relax e della tranquillità.
Gettonate le suggestive calette quali Cala Nave, Punta Eolo, Calarossano, Itri, Parata Grande, Punta Nave, Cala Battaglia, Punta dell'Orco, Punta Olivi, Punta Pascone, bagnate dal mare cristallino, alcune raggiungibili solo dal mare, altre anche via terra perlopiù contraddistinte da sabbia nera a testimonianza dell'origine vulcanica; qui non mancano servizi di ristorazone ed ogni altro confort...
L'isola ubicata a metà strada tra Ponza ed Ischia, è facilmente raggiungibile con traghetti di linea, imbarcazioni o aliscafi, che ogni giorno lasciano i porti di Napoli, Formia, Anzio, e Terracina per attraccare nel Porto Nuovo di Ventotene.
In direzione est si scorge l'isolotto disabitato di Santo Stefano noto per la costruzione nel lontano 1795, dell'imponente carcere omonimo, tra le cui celle il Re di Napoli Ferdinando IV ed i suoi successori regnanti fino al 1965, privarono della libertà numerossissime persone, tra cui anche uomini politici ed intellettuali antifascisti. Dal giorno della sua chiusura come penitenziario, la struttura ospita solo curiosi visitatori.
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